«Pinzolo ormai è la case estiva della Juventus e come sempre siamo circondati da grande entusiasmo. Sono lieto di vedere grande organizzazione, sia nelle strutture che ci ospitano, sia nella squadra. I giocatori mi sembrano distesi e convinti di fare bene». Il presidente Giovanni Cobolli Gigli esprime soddisfazione per la Juventus che sta muovendo i primi passi della nuova stagione. Le sensazioni sono positive e, se si concretizzasse la trattativa riguardante Felipe Melo, l’ottimismo sarebbe più che lecito: «A quel punto avremmo davvero la squadra che volevo – conferma il presidente – ma non è giusto parlarne ora né sbilanciarsi. Il CdA ha avvallato la nuova operazione, dando un ulteriore “botta di coraggio” alla trattativa che è nelle mani di Blanc e Secco e che è possibile grazie ad una solida situazione economica».
Con l’arrivo di Melo sarebbe una Juve sempre più brasiliana: «Sì, ma con giocatori che hanno già avuto esperienza in Italia e in Europa e si tratta di un fatto importante, perché a volte i brasiliani, pur se dotati di straordinario talento, possono avere delle difficoltà ad ambientarsi».
Insomma quella che sta nascendo è una squadra che piace e parecchio al presidente: «E’ sicuramente una Juve più forte dello scorso anno e la distanza dall’Inter potrebbe ridursi parecchio nel prossimo campionato. D’altra parte, se già lo scorso anno fossimo riusciti a vincere quelle quattro o cinque partite pareggiate invece in modo rocambolesco, saremmo arrivati molto più vicini ai nerazzurri. Detto questo, l’esperienza mi ha insegnato a essere prudente e dunque i sogni li tengo per me». Nella Juve della prossima stagione avranno grande spazio i giovani: «De Ceglie, Giovinco e Marchisio rimarranno con noi e anche grazie a Ferrara avranno un ruolo importante nella squadra».
Un tema che tiene banco in questi giorni è la trattativa tra l’Inter e Pavel Nedved: «Sarei fortemente sorpreso se Pavel passasse in nerazzurro. Lo abbiamo lasciato con gratitudine, perché ha dato molto alla Juventus e lui stesso ha detto che non avrebbe più giocato. Sa che lo aspettiamo a braccia aperte e che se vorrà Ferrara ha dei progetti e delle idee per un suo ruolo nell’area tecnica».
Tornando alla Juventus e al prossimo futuro, il presidente parla anche del possibile rinnovo del suo mandato: «Questi tre anni sono stati un’esperienza formidabile e ho imparato molto sul calcio, sulla burocrazia legata a questo mondo, tengo i rapporti in Lega con le altre società…Con i nostri azionisti ho sempre avuto un buon rapporto, ma non sono io a dover dire se devo rimanere».